Fake News No Vax, come riconoscerle

I giovanissimi sottovalutano il pericolo della disinformazione che circola in rete, soprattutto sui vaccini: il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida pensata proprio per gli adolescenti

Online il corso FAD (Formazione a Distanza) “Adolescenti: vaccinazioni e rivaccinazioni”: come previsto dalla Commissione nazionale per la formazione continua, grazie ai crediti conseguiti nel triennio 2017-2019 su vaccini e strategie vaccinali, i camici bianchi avranno diritto ad un bonus fino ad un massimo di 10 crediti per il triennio formativo 2020-2022

Secondo il rapporto Censis “I media e il nuovo immaginario collettivo” a più della metà degli utenti di internet è capitato di dare credito a fake news circolate in rete: è successo spesso al 7,4%, qualche volta al 45,3%, per un totale pari al 52,7%. Se per tre quarti degli italiani (77,8%) si tratta di un fenomeno pericoloso, con notizie create ad arte per inquinare il dibattito pubblico e che favoriscono il populismo, i giovani invece danno meno peso a queste valutazioni. Il 44,6% dei ragazzi ritiene, infatti, che l’allarme sulle fake news sia sollevato dalle vecchie élite, come i giornalisti, che a causa del web hanno perso potere.
Ciò ha inevitabili ripercussioni anche sull’informazione medico-scientifica, e rende i giovani facili prede della disinformazione, soprattutto in materia di vaccini. Ma come riconoscere le bufale che circolano sul web, e cosa chiedersi quando ci si imbatte in un sito che tratta il delicato tema delle vaccinazioni? A questo scopo, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida pensata proprio per gli adolescenti attraverso il corso FAD (Formazione a Distanza) “Adolescenti: vaccinazioni e rivaccinazioni”.

COME RICONOSCERE LA DISINFORMAZIONE IN 9 PASSI

1. ANDATE OLTRE IL TITOLO. Titoli “acchiappalike”, estremi, con inviti a conoscere “la verità”, cui segue una storia non documentata e con poca attinenza con il titolo.
2. CONTROLLATE LA FONTE. Blog sconosciuti, infarciti di pubblicità, siti satirici o con nomi che possono creare confusione.
3. CONTROLLATE LA DATA DI PUBBLICAZIONE. Deve essere sempre presente. A volte circolano notizie vecchie spacciate per nuove.
4. CHI È L’AUTORE? Autori non presenti e rintracciabili, profili fake, troll… chiunque può scrivere sul web!
5. CONTROLLATE LINK E FONTI. Le fonti citate spesso sostengono esattamente l’opposto di quanto viene scritto nell’articolo.
6. CONTROLLATE FOTO E CITAZIONI. Si riportano immagini riferite ad altri eventi, foto alterate, citazioni di personaggi importanti manipolate ad hoc.
7. ATTENZIONE AL BIAS DI CONFERMA. Occhio alle notizie pensate per innescare reazioni emotive e che promuovono convinzioni preesistenti (il cosiddetto “bias di conferma”).
8. VERIFICA SU ALTRE TESTATE. Una notizia vera è quasi sempre riportata da altre testate. Un articolo isolato che annuncia importante rivelazioni è quasi sempre falso.

9. PENSA PRIMA DI CONDIVIDERE! La condivisione di notizie false può generare effetti a catena anche
molto gravi. Condividi responsabilmente.

A COSA STARE ATTENTI QUANDO SI INCONTRA UN SITO SUI VACCINI: LE 6 DOMANDE DA PORSI

1. È chiaramente identificabile lo scopo e il responsabile del sito?
2. Il responsabile e/o amministratore del sito è contattabile?
3. È presente un conflitto di interessi?
4. Il sito cita aneddoti sugli effetti avversi dei vaccini al posto di evidenze scientifiche?
5. Le notizie sono valutate da esperti scientifici prima di essere pubblicate? Quali sono le loro
credenziali?
6. Sono chiaramente distinguibili i fatti dalle opinioni?
Queste e altre utili informazioni sono contenute nel corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione dal titolo: “Adolescenti: vaccinazioni e rivaccinazioni”, realizzato in partnership con Consulcesi Club, di cui è responsabile scientifico il dottor Giuseppe Mele, Presidente SIMPe (Società Italiana Medici Pediatri) che ha curato anche il corso FAD “Meningite: mina vagante da disinnescare”.
“Adolescenti: vaccinazioni e rivaccinazioni” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it, è sviluppato in due moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale
accerta la comprensione dei contenuti e assegna 2 crediti ECM. Come previsto dalla Commissione nazionale per la formazione continua, grazie ai crediti conseguiti nel triennio 2017-2019 su vaccini e strategie vaccinali, i camici bianchi avranno diritto ad un bonus, pari al numero di crediti effettivamente conseguiti
su tale tematica, fino ad un massimo di 10 crediti per il triennio formativo 2020-2022.

 

Massimo Tortorella e Consulcesi, una storia di successo

Massimo Tortorella e Consulcesi

Il fondatore e CEO di Consulcesi, l’imprenditore Massimo Tortorella, è considerato un’autorevole voce – sempre più ascoltata – nel mondo della sanità, tanto da essere invitato a partecipare a conferenze e dibattiti televisivi sulle principali emittenti, dalla Rai a SkyTg24, da Mediaset a La7. Questa reputazione, l’imprenditore Tortorella se l’è guadagnata con il suo impeccabile operato nel campo dei servizi – non solo legali – offerti agli iscritti alla sua Consulcesi, realtà di riferimento in Italia e in Europa in ambito sanitario (con oltre 100mila iscritti e 1 milione di frequentatori del sito e piattaforme ad esse collegate). Le luci della ribalta si sono accese quando, il coraggioso imprenditore Tortorella, ha sfidato le istituzioni con un’azione collettiva che ha recentemente visto moltissimi medici ex specializzandi ottenere finalmente il rimborso per la corretta erogazione delle borse di studio che gli spettavano di diritto. E non si parla di cosa da poco. Basti pensare che l’imprenditore Massimo Tortorella e la sua Consulcesi, hanno di già fatto ottenere rimborsi per oltre 500 milioni di euro. Frutto di un’impeccabile azione legale e forte di normative in materia che parlano chiaro: i suddetti rimborsi spettano di diritto ai “medici che si sono specializzati prima del 1991 senza ricevere alcun compenso e quelli che lo hanno fatto tra il 1993 e il 2006, anno in cui l’Italia si è allineata al resto dell’Ue dopo i due decreti attuativi (il Dlgs 257 del 1991 e il Dlsg 368 del 1999)”. Forte di solidi e brillanti studi in Giurisprudenza e di quello spirito imprenditoriale coraggioso, ambizioso e dinamico che lo contraddistingue, l’imprenditore Tortorella è riuscito in poco tempo a portare la Consulcesi a diventare un vero e proprio punto di riferimento fondamentale per i camici bianchi. Consulcesi infatti offre servizi a 360 gradi, che vanno dalla consulenza legale alla formazione professionale, passando attraverso la creazione di utili App e piattaforme innovative nel mondo sanitario per mettere in contatto diretto medici, pazienti e non solo.

Imprenditore Massimo Tortorella, il suo blog

Chi è l’imprenditore Massimo Tortorella? Un nome che è venuto prepotentemente alla ribalta dopo aver vinto una memorabile battaglia legale collettiva che ha visto al centro della questione il non riconoscimento della corretta borsa di studio per i medici ex specializzandi. Una causa che l’imprenditore Tortorella ha vinto con grande successo, facendo ottenere, solo fino a questo momento, ai medici che ne avevano diritto, ben 500 milioni di euro in rimborsi. Un imprenditore preparato e assennato quindi, ma non solo. Massimo Tortorella infatti, ha deciso di porre tutta la sua professionalità e le sue risorse nella tutela dei diritti ai camici bianchi. Un’azione che trova concretezza nella Consulcesi, la più grande realtà italiana ed europea in campo sanitario. Con uno spiccato spirito imprenditoriale, Tortorella ha quindi ideato una serie di servizi che mettono in diretto contatto medici, pazienti, formatori e tutte le figure che ruotano in tale ambito. Attraverso una innovativa rete infatti – tra app e piattaforme varie – Consulcesi riesce a rispondere a qualunque esigenza in ambito legale ma anche formativo (grazie all’innovativo progetto di formazione a distanza FAD, in grado di garantire, attraverso una piattaforma di eccellenza e al passo coi tempi, i crediti ECM obbligatori per l’esercizio della professione). Insomma, i servizi offerti da Consulcesi si può ben affermare che siano costruiti apposta per soddisfare ogni necessità. Ma non finisce qui. Tortorella è anche un imprenditore dinamico e ambizioso, visionario al punto giusto tanto da far crescere la sua Consulcesi fino a diventare un vero e proprio Gruppo che consta della presenza di diverse aziende che sostengono ulteriormente i servizi proposti, così da garantire al personale medico sempre il meglio. Come la casa di produzione cinematografica internazionale: la Falcon Production, nata per sostenere il rivoluzionario progetto “Film Formazione”, volto a coniugare l’aggiornamento professionale del personale sanitario al cinema delle grandi star di Hollywood. O la Consulcesi Onlus che, sul fronte della solidarietà, ha realizzato diverse iniziative, dal sostegno alla popolazione eritrea, in particolare ai bambini, fino al progetto “Sanità di Frontiera”. Fino ad  App myDott, volta a migliorare la comunicazione medico-paziente.

Rimborsi ad ex specializzandi: un successo firmato Consulcesi

Rimborsi ad ex specializzandi

Ammontano ad oltre 500 milioni di euro i rimborsi ad ex specializzandi. Una dura battaglia legale per i diritti dei camici bianchi che ha visto in prima linea l’imprenditore Massimo Tortorella e la sua Consulcesi. Si tratta di una delle azioni legali collettive di maggior successo nel nostro Paese, tanto che Consulcesi è diventata in breve un solido punto di riferimento in fatto di servizi per i medici e il personale sanitario in generale. Il suo fondatore e CEO, l’imprenditore Tortorella, è un’autorevole voce sempre più ascoltata nel mondo della sanità e partecipa a conferenze e dibattiti televisivi sulle principali emittenti, dalla Rai a SkyTg24, da Mediaset a La7. Per quanto riguarda il successo da lui ottenuto per i rimborsi agli ex specializzandi (quei medici che, tra il 1978 e il 2006 non si erano visti riconosciuti la corretta borsa di studio), intervistato da Il Sole 24 Ore, l’imprenditore Tortorella svela una delle chiavi che ha permesso a lui e al suo gruppo di lavoro di raggiungere il ragguardevole obiettivo in questa azione legale collettiva: «Si tratta della cosiddetta “perdita di chance” riconosciuta in alcune sentenze e i profili di danno sono due: il mancato riconoscimento del titolo a livello comunitario ed il minor punteggio ai concorsi (…). La Cassazione ha inoltre già chiarito due aspetti molto importanti: il primo è che possono accedere ai rimborsi anche i medici che lavoravano durante il periodo di specializzazione perché non può essere imputato a loro, ma allo Stato inadempiente, il fatto di aver frequentato la specializzazione senza ottemperare i parametri Ue; l’altro riguarda l’onere della prova, a carico dello Stato che deve dimostrare che l’ex specializzando non ha diritto al rimborso». Insomma, ci vogliono un grande coraggio e caparbietà, oltre ad una solida preparazione per affrontare le farraginose burocrazie delle istituzioni. Ma per l’imprenditore Massimo Tortorella questa è solo una delle azioni in difesa dei diritti dei camici bianchi che, ogni giorno, mette in campo con la sua Consulcesi.