App per contattare il medico, da Consulcesi guida per gestire dati personali

Strumento spiega come i dati dei pazienti devono essere trattati quando il dialogo medico-paziente avviene attraverso gli strumenti digitali App di messaggistica, e-mail, sms e altre piattaforme sanitarie, che permettono ai pazienti di connettersi facilmente con medici specialisti, hanno visto una crescita esponenziale, soprattutto dopo la pandemia. Ma come gestire i dati personali? Per affrontare questa sfida, Consulcesi Club ha pubblicato una nuova guida
dedicata alla gestione dei dati personali nelle app e nelle piattaforme sanitarie, offrendo spiegazioni e supporto alle nuove linee guida pubblicate dal Garante per la Privacy.
“Questa guida è un fondamentale punto di riferimento per i professionisti del settore sanitario e per le aziende sviluppatrici e arriva in un momento in cui l’uso di tali tecnologie è in costante crescita”, commenta Simona Gori, responsabile Consulcesi Club.
Un’indagine dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, alla quale ha partecipato anche Consulcesi Homnya – riporta una nota – ha rilevato che le app di messaggistica generiche sono le più utilizzate per comunicare con il proprio medico (59%), seguite da e-mail (57%) sms (36%) e piattaforme dedicate (20%). Il Garante per la Privacy ha recentemente pubblicato un compendio dettagliato su come devono essere trattati i dati personali attraverso piattaforme che mettono in contatto medici e pazienti tramite web e app. La guida di Consulcesi Club spiega in maniera chiara e dettagliata come i dati dei pazienti devono essere trattati quando il contatto tra medico e paziente avviene attraverso questi strumenti digitali.
La guida Consulcesi Club – si legge – in sei step definisce: 1. cosa si intende per ‘dati sanitari’ secondo il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) e quali categorie di dati rientrano in questa definizione. Viene spiegata l’importanza della distinzione tra dati anonimi e dati personali sensibili; 2. in merito a finalità e basi giuridiche del trattamento, sono illustrate le condizioni legali necessarie per il trattamento dei dati personali, inclusi il consenso informato dei pazienti, l’adempimento di obblighi legali e la protezione degli interessi vitali degli individui.
E ancora: 3. la guida evidenzia le misure tecniche e organizzative che le piattaforme devono adottare per prevenire accessi non autorizzati ai dati personali dei pazienti (viene sottolineata l’importanza della crittografia, dell’anonimizzazione e della limitazione dell’accesso ai dati); 4. viene spiegato l’obbligo per i gestori delle piattaforme di effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (Dpia) prima di lanciare nuove app o funzionalità che trattano dati personali, per identificare e mitigare i rischi per la privacy; 5. la guida distingue chiaramente tra i ruoli di titolare e responsabile del trattamento dei dati, delineando le responsabilità di ciascuno e fornendo esempi pratici di contratti e accordi necessari per la conformità legale. 6. fornisce linee guida su come informare correttamente gli utenti riguardo alla raccolta, all’uso e alla protezione dei loro dati personali, inclusa la redazione di informative privacy chiare e comprensibili.
Consulcesi Club si impegna a supportare i professionisti sanitari e le aziende nel rispetto delle normative europee sulla privacy, garantendo la sicurezza e la riservatezza dei dati personali. La guida – conclude la nota – rappresenta un passo significativo per assicurare che l’innovazione tecnologica nel campo sanitario
avvenga nel rispetto dei diritti dei pazienti e delle leggi vigenti. La guida è disponibile gratuitamente sul sito Consulcesi Club, dopo registrazione. Per ulteriori informazioni e consulenze personalizzate, gli interessati possono contattare Consulcesi Club tramite il sito web o il servizio clienti.

Massimo Tortorella

Sanità: Ecm, da Consulcesi guida su ultime novità e delibera ‘sposta-crediti’

Ecm: ci sono due novità sulla scadenza dello spostamento crediti e sul bonus per i corsi a tema vaccini, fondamentali per assolvere all’obbligo formativo ed evitare di incorrere in sanzioni alla conclusione del triennio, come evidenziano le delibere 5/24 e 6/24 emanate dalla Commissione nazionale per la formazione
continua in medicina. A spiegare cosa cambia e come tutelarsi ci pensa la nuova guida gratuita di Consulcesi Club rilasciata a margine del webinar ‘Obbligo formativo Ecm e assicurazioni: le ultime novità. A cosa fare attenzione nel triennio’, in cui esperti del settore hanno commentato le nuove modalità ed è stato proposto un video tutorial per completare il procedimento di spostamento su CoGeAPS.
Questo evento – si legge in una nota – ha sottolineato l’importanza della formazione continua e dell’educazione in medicina, essenziali per mantenere alti standard professionali e garantire qualità nelle cure ai pazienti. “La formazione continua in medicina è cruciale per garantire che i professionisti della
salute possano aggiornarsi costantemente, migliorare le loro competenze e affrontare le nuove sfide del settore sanitario – ha commentato Simona Gori, responsabile di Consulcesi Club – In un settore come la sanità, che cambia velocemente, la necessità di mantenere un livello di preparazione elevato non solo risponde alle esigenze dei pazienti, ma assicura anche che i professionisti possano operare con la massima efficienza e sicurezza”.
Nel dettaglio, la delibera 6/24 modifica quella dell’8 dicembre 2023, ricorda Sandro Di Sabatino, esperto del sistema Ecm. La prima novità riguarda l’estensione della scadenza dei corsi utili per lo spostamento dei crediti, che include adesso anche quelli effettuati entro il 31 dicembre 2023, ma con ‘data di fine evento’ fissata nel 2024. Inoltre, cambia anche il termine per lo spostamento dei crediti, esteso fino al 31 dicembre 2025, il che fornisce ai professionisti un periodo più lungo per completare questa procedura tramite il sito del CoGeAPS. Per agevolare i professionisti sanitari, oltre alla guida gratuita disponibile sul sito, Consulcesi mette a disposizione il servizio di ‘Assistente personale dedicato’, un consulente che accompagna l’utente in ogni fase del processo, dal login al sito CoGeAPS alla procedura di spostamento crediti, e si assicura in tempo reale che tutto vada a buon fine. E’ inoltre possibile consultare, in ogni momento, anche un video tutorial accompagnato da infografiche che spiegano passo dopo passo le corrette procedure. Registrandosi gratuitamente a Consulcesi Club, si potrà accedere a tutti gli approfondimenti dedicati alla formazione dei
professionisti sanitari e scoprire gli altri vantaggi della soluzione digitale, da contenuti con formati innovativi al nuovo network ‘Elenco professionisti’.
La delibera 5/24 – ricorda la nota – stabilisce di “attribuire ai professionisti sanitari che acquisiscano crediti in materia di vaccini e strategie vaccinali un bonus per il triennio 2026-2028, pari al numero di crediti effettivamente conseguiti nel triennio 2023-2025 su tale tematica, fino a un massimo di 10 crediti”. La Commissione Ecm conferma, dunque, l’interesse verso i vaccini come strumento imprescindibile per la salute e che necessita di professionisti formati.

Sul fronte assicurativo, con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della Legge 24/17 (cosiddetta Gelli- Bianco) sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria, diventa operativo l’articolo 38 bis del decreto 152 del 2021, che subordina l’efficacia delle polizze assicurative al completamento del 70% degli obblighi formativi nel triennio. In pratica – spiega Consulcesi – i professionisti che non raggiungeranno questa percentuale entro il 31 dicembre 2025 non potranno beneficiare della copertura assicurativa, trovandosi quindi scoperti in caso di contenziosi. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, lo ha ribadito con molta chiarezza in una recente intervista. Sull’importanza di essere in regola con l’obbligo Ecm per non trovarsi scoperti con la propria polizza assicurativa in caso di dispute legali, Di Sabatino osserva: “La formazione continua è un dovere deontologico per i medici e tutti gli operatori sanitari. Essere adeguatamente formati e aggiornati è essenziale per rispondere al diritto del paziente di essere curato da un professionista preparato e al passo con l’evoluzione della ricerca scientifica”.
Oltre alla nuova guida, il servizio di Assistenza personale e il video tutorial, Consulcesi mette a disposizione “l’innovativa piattaforma digitale – ha concluso Gori – che offre contenuti esclusivi, formazione Ecm, servizi legali e assicurativi, convenzioni e un network per ampliare visibilità e contatti professionali”.

Massimo Tortorella

Fascicolo sanitario elettronico, telemedicina, app: agli italiani piacciono, ma si si sentono ancora impreparati

Lo ammettono i pazienti stessi. Medici e infermieri pensano che i loro assistiti non abbiano ancora acquisito a sufficienza gli strumenti adatti per decisioni consapevoli. Il report di Osservatorio Sanità Digitale, Politecnico di Milano
Si fa presto a parlare di sanità digitale. Perché, prima di tutto, bisogna saperla utilizzare e spesso non se ne hanno la possibilità o le competenze.
Quali conoscenze occorre allora sviluppare, per garantire che la sanità digitale diventi un vero strumento di equità ed evitare il rischio che crei ulteriori divari nella capacità di accesso ai servizi sanitari da parte della popolazione?

630 specialisti, 430 medici di mg, 3mila infermieri, 1.000 pazienti
L’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano lo ha chiesto a circa 630 medici specialisti, 430 medici di medicina generale e più di 3mila infermieri, (coinvolti grazie a Consulcesi Homnya, Amd, Ame, Fadoi, Simfer, Fimmg e Fnopi), oltre a un campione rappresentativo di mille persone (in collaborazione con
Doxa Pharma). Digital Literacy, Digital Soft Skills, Health Literacy, eHealth Skills
Cosa è emerso? Secondo l’Osservatorio, sono quattro gli ambiti da considerare:
«Digital Literacy», cioè le competenze tecniche relative a come funzionano gli strumenti digitali usati; «Digital Soft Skills», che sono le capacità necessarie per comunicare e condividere informazioni efficacemente, attraverso canali digitali;
«Health Literacy», ovvero le abilità necessarie per ricercare, elaborare e comprendere informazioni basilari in modo da prendere decisioni consapevoli sulla propria salute; «eHealth Skills», che includono le competenze per utilizzare in modo autonomo e maturo le tecnologie digitali nella gestione della salute personale.

«La maggior parte dei professionisti sanitari coinvolti nella ricerca ritiene che per i propri assistiti sia prioritario lo sviluppo della Health Literacy, seguita dall’area delle Digital Soft Skills», sottolinea Deborah De Cesare, direttrice dell’Osservatorio.
«Anche i cittadini identificano queste come le aree attualmente più critiche, per le quali dichiarano le lacune più significative – continua -. Se pensiamo a un anziano, ad esempio, può risultare complesso per lui gestire eventuali problemi tecnici nell’utilizzo di strumenti digitali (solo il 31% degli intervistati ritiene di
avere un livello di competenza buono o avanzato, valore che scende al 12% per gli over 65), ma anche più semplicemente interpretare correttamente le informazioni sulla propria salute, ad esempio contenute in un referto scaricato online (33%)».
«Investire nello sviluppo di tali competenze sarà quindi necessario per garantire un accesso più appropriato e consapevole da parte degli utenti alla gestione della propria salute», aggiunge De Cesare.

App di messaggistica: quanti italiani le utilizzano
La «corsa» alla sanità digitale, infatti, non si ferma. Lo dimostrano i dati sull’utilizzo di app di messaggistica e piattaforme dedicate per comunicare con il proprio medico o altri professionisti della salute.

Più informati sul Fascicolo sanitario elettronico
Il tanto tormentato rapporto fra gli italiani e il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) sembra volgere al bello. Dal Report 2024 dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, infatti, emerge una maggiore consapevolezza della popolazione nei confronti del Fse. Il 65% del campione intervistato afferma di
conoscerlo (vs 54% del 2023) e il 41% di utilizzarlo (vs 35%). Su questa crescita incide anche una maggiore informazione da parte delle varie figure che entrano in contatto con il paziente (es. medici di medicina generale, specialisti, farmacisti, ecc.), oltre che campagne informative mirate. In particolare, questo strumento è molto usato fra i 35- 45enni (50%), cioè da chi ha probabilmente maggiore occasione di utilizzarlo sia per accedere ai propri dati o prenotare prestazioni per sé, sia in qualità di caregiver. Il 59% degli italiani di questa fascia d’età, infatti, lo utilizza anche o solo per altre persone.
In generale, gli intervistati dicono di voler utilizzare sempre di più il digitale come canale preferito per accedere ai servizi sanitari (72%). Insieme al canale online, primeggia anche la farmacia (72%), seguita da altri luoghi vicini al domicilio del paziente come uffici postali, banche, ecc (48%). Avere a disposizione in modo sempre più ricco e completo l’accesso ai servizi sanitari direttamente «a casa propria» o vicino ad essa, oltre a un giusto mix tra canali fisici e canali digitali, risulta una condizione ritenuta sempre più essenziale.
«Lo sviluppo efficace delle iniziative di sanità digitale deve oggi fare i conti con la necessità di implementare le nuove infrastrutture digitali previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (dalle piattaforme di telemedicina, al Fse 2.0) e di disegnare nuovi modelli organizzativi che permettano di integrare il digitale
nei nuovi processi di cura e assistenza», dice De Cesare. Non bisogna poi tralasciare il ruolo primario che le tecnologie più innovative come l’Intelligenza artificiale stanno acquisendo in sanità, cercando di identificare i benefici per professionisti e pazienti senza però dimenticarne i potenziali rischi.
23 Maggio: al Politecnico di Milano si parla di innovazione
L’innovazione digitale ha un ruolo fondamentale nelle riforme e negli investimenti definiti dal Pnrr per la salute. Per sfruttare al meglio l’occasione, vanno comprese esigenze e priorità degli operatori del settore, monitorare il livello di sviluppo delle iniziative in corso e identificare le azioni per superare le attuali barriere: è questo l’obiettivo della ricerca che ogni anno viene effettuata dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano.

I risultati saranno presentati il 23 maggio (ore 10-15.30 Convegno; Aula De Carli, Edificio B9, Campus Durando via Durando 10, Milano, disponibile anche in streaming). Durante il Convegno sarà fornita una fotografia dello stato di sviluppo della sanità digitale in Italia, anche attraverso la discussione con esperti e rappresentanti istituzionali. Saranno inoltre presentati i casi finalisti e proclamati i vincitori del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2024.

Massimo Tortorella

Consulcesi Club, più contenuti e servizi per tutti i professionisti

Da oggi Consulcesi Club, tramite registrazione gratuita, offre la possibilità di accedere a un universo di contenuti autorevoli e specializzati, fruibili da Pc, tablet e smartphone, e al Network ‘Elenco professionisti sanitari’, creando la propria scheda professionale per aumentare la propria visibilità online, creare nuovi contatti e ampliare la propria rete professionale, condividendo competenze ed esperienze. Non solo: i professionisti sanitari registrati a Consulcesi Club godranno di una panoramica completa ed esclusiva con
notizie e approfondimenti su norme e diritto, assicurazioni e tutele, fisco e tasse, ambiente e salute, medicina e ricerca, professioni sanitarie, sanità digitale, personalizzabili in base a professione, specializzazione e interessi e consultali dove e quando vuoi grazie ai formati digitali innovativi.
Lo rende noto Consulcesi che aggiunge: da oggi è compreso anche un aggiornamento settimanale tramite newsletter. La soluzione digitale di supporto alla vita lavorativa e privata dei professionisti sanitari di Consulcesi si pone come sempre in ascolto dei bisogni emergenti del settore sanitario, rispondendo con
soluzioni digitali innovative e smart. Le funzionalità attive per i professionisti sanitari registrati gratuitamente rappresentano un’interessante finestra sul mondo di opportunità di Consulcesi Club. Chi vorrà – riferisce una nota – potrà scegliere se passare alla versione ‘Premium’ del Club, con l’opportunità di
accedere all’offerta completa che include anche: Formazione Ecm online, Servizi legali e assicurativi, Risorse, Moduli, Tool e Calcolatori ed esclusive Convenzioni per la professione e il tempo libero.
“Il nuovo Club di Consulcesi pone il medico e il professionista sanitario al centro, con l’obiettivo di creare una sempre più ampia e solida community all’interno della quale dialogare con esperti in ambito legale, assicurativo e della formazione – commenta Simona Gori, responsabile di Consulcesi Club – Il nuovo Club è la soluzione smart per accompagnare il professionista sanitario in ogni  sua esigenza lavorativa”.

Massimo Tortorella – Consulcesi