Migranti, Pietro Bartolo: «Non è vero che portano malattie. Fondamentale più conoscenza e meno discriminazione»

Il messaggio al lancio del film Nour interpretato da Castellitto, con il sostegno di Sanità di Frontiera

Dal 10 nelle sale e dal 20 agosto su Sky. Il Trailer: https://www.mymovies.it/film/2019/nour/news/il-trailer-ufficiale-del-film-hd/

Roma xx agosto 2020 «È falso che i migranti portano in Italia e in Europa malattie. È una semplificazione con conseguenze di discriminazione e contraria al diritto universale alla salute. In Italia, purtroppo è difficile parlare di migrazione senza entrare nel terreno di scontro politico e ideologico. Bisogna educare alla tolleranza e fin da piccoli contrastare tutte le forme di razzismo, creando una cultura dell’inclusione. A livello politico, è necessario mettere in campo iniziative per migliorare l’accesso alle cure ai rifugiati e migranti. Serve anche una nuova cultura socio sanitaria, il personale sanitario deve essere adeguatamente formato a gestire emergenze di frontiera. Per questo motivo ho deciso di collaborare con Sanità di Frontiera ad un progetto di formazione professionale sul tema dei migranti». 

È il messaggio di Pietro Bartolo lanciato in occasione del lancio del film Nour, ispirato alla sua attività di medico a Lampedusa in onda nelle sale cinematografiche il 10, 11 e 12 agosto e il 20 agosto su Sky. 

È Sergio Castellitto a dare il volto a Pietro Bartolo, protagonista di questa storia emozionante che vede al centro Nour, una bambina siriana di dieci anni che ha affrontato il viaggio per mare da sola e che ora vuole ritrovare sua madre. Bartolo-Castellitto, medico dell’isola, se ne prende cura e, un passo dopo l’altro, cerca di ricostruire non solo il passato della bambina, ma anche il suo presente e un nuovo futuro. Una storia vera e a lieto fine, tratta dal libro “Lacrime di sale”, che raccoglie ricordi ed esperienze dello stesso Bartolo.

Nour è una produzione Stemal Entertainment, Ipotesi Cinema in collaborazione con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo, Elisabetta Olmi. Un film realizzato grazie al sostegno di Sanità di Frontiera e Consulcesi Onlus.  La regia è di Maurizio Zaccaro. Nel cast anche Raffaella Rea, Linda Mresy e Valeria D’Obici.  Il film che ha commosso la platea del Torino Film Festival, sarà disponibile il 10, 11 e 12 nelle sale e dal 20 agosto su Sky.

Il grande bagaglio professionale e umano del medico di Lampedusa a disposizione dei colleghi nel progetto formativo di “Sanità di Frontiera” sostenuto da Consulcesi Onlus.

Il medico dei migranti, protagonista del film, è anche tra i principali docenti del progetto “Sanità di Frontiera”: si tratta del primo corso di Educazione Continua in Medicina “Salute e migrazione: curare le persone oltre i confini”, promosso dall’Associazione Sanità di Frontiera grazie al sostegno di Consulcesi Onlus. «Condividiamo appieno la soddisfazione e l’entusiasmo del dottor Bartolo e siamo convinti, al suo pari, che il messaggio del film possa veramente scuotere gli animi e le coscienze di chi davvero può fare qualcosa. – ha commentato Francesco Aureli, direttore generale di Sanità di Frontiera- Nel frattempo, continua ad essere fondamentale portare avanti i progetti legati alla formazione professionale dei medici e dei professionisti sanitari che metta al centro un nuovo umanesimo in medicina, basato sul dialogo e su un rapporto diverso tra medico e paziente e che ripensi alla sanità in una prospettiva globale senza confini», è il commento di Aureli.