Alle bambine e ai bambini della remota comunità di Fahn Jack, nella contea di Margibi, sulla costa centro- settentrionale della Liberia, è precluso l’accesso all’istruzione primaria. Per raggiungere la scuola più vicina i piccoli sono infatti costretti a percorrere circa 10 chilometri a piedi. E il lungo tragitto scoraggia la maggior parte dei minori locali, che presentano infatti un tasso elevato di assenteismo e analfabetismo.
Per contribuire a cambiare questa dura realtà e abbattere gli ostacoli, l’ong Street child (che ha come obiettivo quello di proteggere i bambini più vulnerabili e migliorare l’accesso all’istruzione per le comunità più povere) e la Fondazione Consulcesi (onlus che lavora per ridurre le differenze di accesso alle cure
sanitarie in tutto il mondo) hanno unito gli sforzi per consentire ai bambini di Fahn Jack di avere la loro prima scuola: un edifico che prevede 3 classi da 20 alunni ciascuna, una segreteria, un magazzino, una fontana e tre bagni.
La cerimonia ufficiale è iniziata con la consegna delle chiavi della scuola, celebrata con canti e balli tradizionali. Oltre al nuovo edificio, l’intesa prevede l’acquisto dei materiali didattici e la formazione degli insegnanti, con l’obiettivo di favorire l’istruzione a generazioni di giovani che saranno in futuro il motore
dello sviluppo economico e sociale della Liberia, uno dei più indigenti del mondo. Povertà, alti tassi di lavoro minorile, condizioni di vita precarie e mancanza di strutture scolastiche adeguate rendono critico l’accesso allo studio, costringendo migliaia di bambini a non frequentare la scuola.
Il sistema scolastico è stato quasi completamente distrutto da quattordici anni di sanguinosa guerra civili, con numerose edifici scolastici del Paese rasi al suolo. Molti bambini non sono mai andati a scuola e ora sono troppo grandi per frequentare le elementari. E i minori che sono stati costretti a combattere (gli ex bambini-soldato) non vengono solitamente accettati nelle classi.