Aria inquinata per 6,5 milioni di bimbi in Italia, al via la prima azione legale collettiva

L’avvocatura Consulcesi: «Ecco perché i più piccoli, pur non avendo contribuito all’inquinamento atmosferico, ne subiscono i danni più gravi»
Sono circa 6,5 milioni i bambini che, in Italia, respirano aria malsana esponendosi, loro malgrado, a potenziali gravi rischi per la salute. Sono quelli che risiedono nei 29 agglomerati urbani in cui si sforano i limiti sanciti dalla Corte Ue.
Partendo dal preoccupante aumento tra i giovanissimi delle patologie respiratorie e leucemie,
l’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia come i bambini siano maggiormente esposti ai rischi
dell’inquinamento dell’aria.
Il dottor David Korn, pediatra, dirigente medico del Pronto soccorso pediatrico e responsabile dei progetti
di Digital Health del Policlinico universitario A. Gemelli IRCCS, intervenuto al convegno “Liberi di respirare” organizzato da Consulcesi, pool di legali che ha intrapreso la prima azione legale collettiva per difendere il diritto a respirare aria pulita, ha spiegato perché i bambini, pur non avendo contribuito all’inquinamento atmosferico, ne subiscono i danni più gravi.
Prima di tutto, ha ricordato il dottor Korn, i bambini più piccoli respirano molto più rapidamente di un
adulto. Un bambino di 6 mesi, infatti, inspira circa 24 volte al minuto contro i 12 di una persona adulta,
questo vuol dire che, nonostante le piccole dimensioni, sono in grado di inalare una gran quantità di polveri sottili ed altre sostanze tossiche immesse nell’aria.

I bambini sono più bassi o trasportati sui passeggini, respirano quindi molto più vicini al suolo ed ai gas di scarico delle nostre auto. Infine, sono organismi in rapidissima crescita, basti pensare che un neonato nei primi sei mesi di vita raddoppia il proprio peso, passando da circa 3 a 6 chili. Questo processo di eccezionale duplicazione cellulare è estremamente vulnerabile agli agenti inquinanti presenti nell’aria proprio perché sono in grado di danneggiarlo in modo irreparabile».
«Siamo qui non per parlare di problemi ma per trovare delle soluzioni, continua il pediatra, la telemedicina avanzata è una di queste perché riduce l’inquinamento, è semplice e permette già ai nostri pediatri di eseguire una visita medica completa, a distanza ed in tempo reale, inclusa l’auscultazione del cuore e dei polmoni, come se il bambino fosse in ospedale mentre si trova invece seduto sul divano di casa propria», conclude – con ottimismo – il dottor Korn.
«L’azione legale ha lo scopo di accertare la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, con
conseguente richiesta di risarcimento del danno, in favore dei residenti delle zone in cui è stato accertato il superamento dei limiti europei di particelle inquinanti (PM10 e biossido di azoto) contenute nell’aria del proprio comune», spiega l’avvocato Marco Tortorella di Consulcesi. «L’azione legale rappresenta la presa di coscienza dei cittadini come stimolo a trovare una soluzione. Inoltre, è anche l’occasione per spingere le Istituzioni affinché intervengano per porre rimedio a tale intollerabile situazione che, nonostante la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea, continua a perpetrarsi», aggiunge l’Avvocato Tortorella.

Life Science Excellence Awards 2022. Schillaci: “Servizio sanitario nazionale deve tornare punto di riferimento dei cittadini”

Oltre 300 personalità del mondo sanitario, scientifico e del comparto industriale del settore delle lifescience hanno partecipato all’evento conclusivo della quarta edizione dei Life Science Excellence Awards. Il Ministro riceve un premio speciale: “È giunto ora il momento di riformare il sistema sanitario nell’interesse di tutti i cittadini, affinché possa mantenere il suo carattere universalistico e per continuare a garantire le migliori cure a tutti i pazienti”

Una serata di festa per celebrare l’innovazione nelle lifescience ha chiuso il ciclo di eventi dei Life Science Excellence Awards 2022, il premio, promosso da Sics – Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria (Consulcesi Group), nato per riconoscere, e far conoscere, i migliori progetti che hanno contribuito
all’eccellenza e alla trasformazione del settore della salute. Oltre 300 le personalità del mondo sanitario, scientifico e del comparto industriale del settore delle lifescience che hanno preso parte all’evento conclusivo della quarta edizione dei Life Science Excellence Awards.
“Dobbiamo lavorare tutti insieme per far sì che il nostro sistema sanitario nazionale torni ad essere un punto di riferimento per tutti i cittadini e possa riuscire a rispondere nel miglior modo possibile alle richieste di sanità”, ha detto il ministro Orazio Schillaci. Al ministro è stato conferito nel corso della serata
un premio speciale ‘per la fermezza e la lucida consapevolezza di quanto sia complesso e strategico per il nostro paese salvaguardare il servizio sanitario nazionale dopo tre anni di pandemia che l’hanno messo a dura prova, per traghettarlo verso la sua definitiva riorganizzazione nel primario interesse dei cittadini e di tutti i professionisti che vi lavorano’.
“Il nostro Servizio sanitario nazionale vanta professionisti di altissimo livello, – ha rimarcato Schillaci – che hanno dimostrato tutto il loro valore durante i tre anni di pandemia. È giunto ora il momento di riformare il sistema sanitario nell’interesse di tutti i cittadini, affinché possa mantenere il suo carattere universalistico e per continuare a garantire le migliori cure a tutti i pazienti”.
Non solo. Se da un lato l’evento ha confermato l’eccezionale livello di adesione nel 16 categorie in gara, dall’altra grande considerazione è stata testimoniata dai partecipanti istituzionali e del mondo scientifico e accademico, che hanno animato la serata di premiazione.
Oltre al premio conferito al Ministro Schillaci sono stati assegnati altri due premi speciali. Sul palco Marco Cavaleri, Responsabile vaccini e prodotti terapeutici contro il Covid dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), per aver contribuito a mantenere rigore scientifico e serietà comunicativa circa il ruolo fondamentale che i vaccini hanno avuto nel mitigare le conseguenze della pandemia, e Monica Spada, Head of research & Technological Innovation di ENI che ha ritirato il premio conferito all’impegno dell’Azienda anche in ottica One Health con il Supercomputer HPC5, il supercalcolo al servizio dell’energia, dell’ambiente
e della salute. La serata di premiazione è stata preceduta dal Festival dell’Innovazione, una serie di otto Talk Show che, per tutto il mese di febbraio, hanno visto alternarsi CEO, C-Level, General Manager delle aziende
pharma ed esperti nelle lifescience su temi di grande attualità.Company reputation, accesso all’innovazione, cambiamento sociale e responsabilità d’azienda, l’evoluzione del marketing, engagement e empowerment del paziente, digital marketing oggi e domani, Real World Evidence e PNRR e lifescience gli
argomenti al centro dei Life Science Excellence Show diffusi su tutti i canali social del gruppo in diretta dalla nuova sede Sics di Roma, a Via della Stelletta. “WEHEALTH Dialogue Space”, uno spazio di incontro e confronto tra il mondo della politica, delle istituzioni, il mondo della salute e delle aziende.
Di straordinaria ricchezza anche i progetti vincitori selezionati dagli oltre 500mila medici e farmacisti iscritti alla Community di Welfare Link che per sei mesi hanno potuto votare online i progetti già valutati come
“Excellent” dalla Giuria del Premio.
La fase dei Bootcamp ha consolidato invece la straordinaria forza della campagna di comunicazione multimediale che si è affiancata a quella prevista per le votazioni online. Entrambe le campagne con numeri eccezionali. Un mix di strumenti editoriali, social e di advertising che ha attraversato per sei mesi tutti i
canali editoriali del mondo Sics, non solo sul web ma anche sui profili social. La campagna di comunicazione, finalizzata a promuovere le eccellenze su oltre 32 magazine del gruppo Sics, ha superato anche quest’anno i 9 milioni di contatti con più di 19mila votanti attivi. A questi numeri si aggiungono gli
oltre 3 milioni di contatti ottenuti sui canali social (Facebook, Twitter, Linkedin e Instagram) di Popular Science e Quotidiano Sanità.

I Top 5 ai Life Science Excellence Awards 2022 per ogni categoria

BEST MARKETING EDUCATION PROGRAM OF THE YEAR
Drip, Kyowa Kirin
Pso Evolution. Terapia di mantenimento, un nuovo paradigma, Leo Pharma
La tiroide e I suoi disordini, Lo.Li. Pharma
Arctic Front Advance Learning Pathway, Medtronic
A Break On The Breast, Pfizer

BEST COMMUNICATION CAMPAIGN OF THE YEAR
Another Touch, Another Kiss, Daiichi Sankyo
Donne in Meta, Gilead Sciences
Proteggiti dal Fuoco di Sant’antonio, Gsk
Fatti Più In Là, Janssen
La mia salute non può aspettare, Johnson&Johnson Medtech Italia

BEST INNOVATIVE DRUG of the Year
P&R Belantamab Mafodotin Negotiation, Gsk
Sotrovimab, Gsk
Vaccino anti Covid-19 mRNA-1273, Moderna
Vaccino Anti Covid-19 Bnt162b2, Pfizer
Talazoparib, Pfizer

BEST INNOVATIVE DEVICE-TECHNOLOGY of the Year
Myriad Send-Out Model, Astrazeneca
Device inalatorio ricaricabile, Boehringer Ingelheim
Valvola Cardiaca Transcatetere, Edwards Lifescience
Set di infusione a lunga durata, Medtronic
Ago Penna G34, Mtd – Medical Technology And Devices

BEST MARKETING Project of the Year
Sistema di monitoraggio Flash del Glucosio, Abbott
Reumalink, Bristol Myers Squibb
Le donne ne hanno fatti di passi avanti, Gedeon Richter Italia
Medicina di iniziativa: migliorare le strategie contro l’ipercolesterolemia, Novartis
Lyso Journal, Sanofi

BEST DIGITAL PROJECT of the Year
Real Life Lab, Eli Lilly
Digital Evolution Trought Data Driven Experience In Primary Care, Gsk
Oltre la spasticità Post-Ictus, Ipsen
CheckAp, Novartis
#Makeyourchoice, Sobi Italia

BEST EVENT of the Year
Psychiatry Innovation Summit, Angelini Pharma
Parpi Summit, Astrazeneca e Msd
Evento di lancio virtuale di un contraccettivo orale, Gedeon Richter
Vax On Zoster Off, Gsk
Prevention Summit, Sanofi

BEST PATIENT ADVOCACY PROGRAM of the Year
Medselect, Astrazeneca
Pazienti in Rete, Chiesi Italia
Non Dire Tiroide Ibsa Farmaceutici
The Ncd Partnership, Oliba e Viatris
Freedom, Sanofi

BEST PATIENT SUPPORT PROGRAM of the Year
3D-Optimized Tavi, Boston Scientific
Act Don’t React per il Controllo dell’asma Moderata, Gsk
You Care Xlh, Kyowa Kirin E Hnp – Healthcare Network Partners
Penny, Medtronic
Dupigo, Sanofi

BEST CONSUMER HEALTH PROJECT of the Year
Tecnologia Filmtec® per una nuova linea di integratori alimentari, Ibsa Farmaceutici
Mindexil – Energia per la mente, Lo.Li. PharmaCTER & GAMBLE
IO Farmacia della Salute Orale, Procter&Gamble
Fast Last Mile Delivery Service, Pharmaprime
Saugella diverse ma uguali, Viatris

BEST MARKET ACCESS & PUBLIC AFFAIR Program of the Year
Sanitask, Alfasigma
REmoTe, Csl Behring
L’HIV 40 Anni Dopo, Gilead Sciences
I Cantieri per la Sanità del Futuro, Janssen
ViTA GI, Takeda

BEST SCIENTIFIC COLLABORATION PROGRAM of the Year
Recapitulate, Advanz Pharma
Azimuth, Astrazeneca
R.Evolution, Boehringer Ingelheim
Arcangelo Study, Chiesi
Developing communication tools on rotavirus vaccination to support family paediatricians in Italy, Gsk

BEST MULTI TARGET & MULTICHANNEL PROJECT of the Year
Derma-Point, Almirall
The Empossible Journey, Eli Lilly
Vaxedu, Gsk
Ridisegniamo L’emofilia, Roche
Perchésì, Sanofi

BEST CSR PROJECT of the Year
GRITness4ALL, Gedeon Richter
Forest4Life, Gruppo Servier Italia
#FAI LA PRIMA MOSSA, Medtronic e Fondazione Onda
COVID-19 Vaccine Day – Operazione Babbo Natale, Pfizer
Mettici il cuore, Viatris

BEST HR PROJECT of the Year
Leadership Model Magazine, Alfasigma
Social Academy, Angelini Pharma
D&I Conversations – Centralissime Periferie Mentali Boehringer Ingelheim
Reskilling Summer, Johnson & Johnson Medtech Italia
Reverse Mentoring, Medtronic

BEST COMMUNICATION PROJECT of the Year
Convivio: La ricetta per convivere con l’anemia da Malattia Renale Cronica, Astellas
La Leucemia Linfatica Cronica nella mia vita: un futuro da vivere, Astrazeneca
Percorsi di vita, Pfizer
Le avventure della Smagliante Ada, Roche
Il Senso delle Parole, Takeda

Consulcesi – Massimo Tortorella

L’informazione “a misura di bambino”, nasce Quotidiano Pediatria

Ogni giorno notizie dall’Italia e dall’estero, interviste, approfondimenti, studi e analisi a disposizione dei circa 15.000 pediatri iscritti ai database Welfarelink, con la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento gratuito in qualsiasi momento. Uno strumento che mancava nell’universo media dedicato ai medici specialisti in Pediatria. Il benvenuto di organizzazioni, sindacati e società scientifiche di settore al nuovo canale digitale

Il mondo della Pediatria italiana ha un nuovo punto di riferimento nel panorama dell’informazione scientifica e sanitaria: nasce Quotidiano Pediatria, un nuovo canale digitale affiancato da una newsletter quotidiana che raggiungerà ogni giorno circa 15mila pediatri. Edito dalla Società Italiana di Comunicazione
Scientifica e Sanitaria (Sics) con l’obiettivo di aggiornare e informare puntualmente in maniera precisa e approfondita tutti coloro che gravitano attorno al mondo della cura del bambino e delle nuove generazioni,
Quotidiano Pediatria va ad aggiungersi alle altre testate edite da Sics e dal Gruppo Consulcesi fra cui Quotidiano Sanità, Sanità Informazione, Popular Science, Il Farmacistaonline, Sanitask, Camerae Sanitatis, Daily Health Industry e altri 32 Medical Magazine.
Notizie quotidiane dall’Italia e dall’estero, interviste, approfondimenti, studi e analisi selezionati ogni giorno dalla redazione saranno a disposizione dei circa 15.000 pediatri iscritti ai database Welfarelink, con la possibilità per tutti coloro che lo desiderano di sottoscrivere l’abbonamento gratuito in qualsiasi momento.
Uno strumento che mancava nell’universo media dedicato ai medici specialisti in Pediatria, accolto con entusiasmo dalle principali organizzazioni, sindacati e società scientifiche di settore.
“Ben venga un aggiornamento puntuale sui temi della Pediatria – evidenzia la presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano – iniziative come questa contribuiscono a tenere alta l’attenzione sulla tutela e sulla promozione della salute in età evolutiva, ma anche ad alimentare e arricchire il dibattito sulla riorganizzazione della rete assistenziale pediatrica, un’esigenza non più rinviabile.
Faccio un augurio di buon lavoro a tutta la redazione”.
Antonio D’Avino, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) plaude a “un’iniziativa estremamente importante per tutta la categoria, dato che mai come in questo momento, con il problema della marcata denatalità che caratterizza il nostro Paese, è fondamentale assistere al meglio gli adulti di
domani sotto tutti i punti vista, sanitario in primis. Dobbiamo lavorare sui bambini e soprattutto sugli adolescenti, perché crediamo che in particolare loro abbiano subìto i problemi legati all’emergenza pandemica. Iniziative volte ad attenzionare i problemi non solo sindacali, ma anche i bisogni assistenziali
delle famiglie italiane, credo siano davvero molto importanti nell’ottica di offrire un’assistenza migliore ai nostri pazienti”.
“Finalmente arriva un’iniziativa editoriale che diffonderà informazioni attente e precise in campo pediatrico, puntualmente verificate da una redazione riconosciuta per la sua autorevolezza – sottolinea Giuseppe Gullotta, presidente della Federazione Cipe-Sispe-Sinspe – era ora che, sui temi del nostro settore, si concentrasse l’attenzione della società tutta. Sono moltissimi, infatti, gli argomenti su cui dovremmo soffermarci di più con stampa, istituzioni e famiglie. Dalla crisi demografica che stiamo vivendo, alle problematiche che i genitori si trovano oggi ad affrontare senza che nemmeno noi possiamo ancora
calcolarne i possibili danni: penso all’utilizzo dei tablet e dei telefonini fin dai pochi mesi di vita, un’abitudine che secondo alcune ricerche potrebbe ridurre fino al 25% la memoria dei bambini, alla sedentarietà, all’alimentazione sbagliata, ancora oggi ricca di cibi industriali. E’ una dura realtà il fatto che
oggi il 39% dei bambini italiani sia in sovrappeso od obeso: su 30 bambini in una classe, almeno 12 o 13 hanno problemi di peso più o meno gravi. Tutti argomenti su cui è necessario fare informazione puntuale e aggiornarsi costantemente attraverso la letteratura scientifica, che Quotidiano Pediatria contribuirà a
segnalare e divulgare”.

Consulcesi – Massimo Tortorella 

‘Insieme nella storia’, al via il progetto di Divertitempo e Fondazione Consulcesi per l’inclusione dei bambini con disabilità

Presentato il calendario delle attività 2023 delle due realtà associative

Roma, 21 dic. 2022 Inclusione a ‘due vie’ tra bambini con diverse abilità cognitive. È questo l’obiettivo del progetto ‘Insieme nella storia’ dell’Associazione Divertitempo, sostenuto da Fondazione Consulcesi. Un percorso di otto appuntamenti che coinvolge bambini con difficoltà cognitive insieme a ragazzi normodotati, alla scoperta della Capitale. Si va da Palazzo Venezia a Castel Sant’Angelo, passando per i percorsi della Street Art capitolina e il battello sul fiume Tevere, accompagnati da un team di professionisti. 

“Un viaggio nella storia e nel territorio ma anche dentro sé stessi, a tu per tu con la nostra capacità di rapportarci agli altri, senza pregiudizi, attraverso la conoscenza e la capacità di ascolto” commenta Simone Colombati, Presidente Fondazione Consulcesi. “Questo progetto nasce dal desiderio dei genitori con bambini autistici e con altre difficoltà di dare loro l’opportunità di sentirsi sostenuti da una rete sociale tutelante, organizzata e fruibile per tutti” commenta Gianluca Morelli, il Presidente di Divertitempo.

Domenica 18 dicembre si è svolto l’appuntamento ‘zero’, incontro di partenza della collaborazione tra la Fondazione Consulcesi e l’Associazione Divertitempo con Xmas Biscuits. Una splendida domenica dedicata all’impasto di biscotti e altre leccornie dedicata a un gruppo di circa 16 bambini, tra cui anche figli dei dipendenti dell’azienda Consulcesi, la cui Fondazione sostiene il progetto. I ragazzi sono stati ospitati nel laboratorio di cucina Fai Tu addobbato a festa in un’atmosfera natalizia, con sottofondo di canti musicali. A contribuire al clima di gioia sono stati i bambini stessa che si sono messi in gioco con farina e lievito, e decorazioni, mentre erano intenti a divertirsi e a conoscersi. 

Calendario degli appuntamenti 

ROMA tra passato, presente e futuro è composta da 8 appuntamenti: 

  • 01 | LAND ART – Domenica 22 Gennaio 2023 ore 9:30 tra arte e natura 
  • 02 | GNAM – Domenica 19 Febbraio 2023 ore 10 c’è vita in un Museo 
  • 03 | PALAZZO VENEZIA – Domenica 19 Marzo 2023 ore 10 la marcia ronda 
  • 04 | STREET ART – Domenica 16 Aprile 2023 ore 10 vita da writer 
  • 05 | COLOSSEO ARENA – Sabato 14 Maggio 2023 ore 10 nell’arena dei Gladiatori 
  • 06 | CASTEL SANT’ANGELO – Domenica 28 Maggio 2023 ore 10 storia di un monumento 
  • 07 | OPEN BUS – Venerdì 9 Giugno 2023 ore 10 turisti per caso 
  • 08 | IN BATTELLO SUL TEVERE – Sabato 10 Giugno 2023 ore 10 

Fondazione Consulcesi, nasce dalla ferma volontà di Consulcesi Group, la più grande realtà in Europa dedicata ai professionisti della sanità, di far parte concretamente di un mondo che cambia e che si adopera in favore dei più deboli. Ispirata a principi di sussidiarietà, solidarietà ed eguaglianza, Fondazione Consulcesi testimonia il desiderio di mettersi al servizio del prossimo, degli individui più fragili, dei settori svantaggiati della società, condiviso da tutte le anime del Gruppo, dal Presidente ai dipendenti.

Associazione Divertitempo è una Onlus che realizza progetti di inclusione per bambini con disabilità. Nasce dall’esigenza di un semplice gruppo di amici di trasformare in realtà il sogno delle famiglie dei bambini “speciali”: dar loro l’opportunità di far vivere ai propri figli il territorio, così come ne usufruiscono tutti gli altri bambini; l’opportunità di sentirsi sostenuti da una rete sociale tutelante, organizzata e fruibile per tutti.

Visita il nuovo sito https://www.fondazioneconsulcesi.org/ e i canali social:

Massimo Tortorella

Test Medicina: 3 studenti su 4 “bocciati”, ma con il ricorso è possibile rientrare

Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di   aspiranti medici, esclusi alla selezione iniziale, ammessi alla facoltà di Medicina con riserva. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, ora sono a tutti gli effetti studenti di Medicina e potranno realizzare il sogno di indossare il camice bianco.

Qualche giorno fa sono state pubblicate le graduatorie per l’accesso alla Facoltà di medicina. Come atteso, 3 aspiranti medici su 4 sono stati “bocciati”. Sugli oltre 65mila partecipanti sono solo circa 14mila ad aver raggiunto l’obiettivo. Ora più di 50mila studenti sono costretti a passare al “piano B”: oltre a cambiare facoltà o riprovare di nuovo i test, c’è una terza via. Si tratta del ricorso, un’opzione che grazie al sostegno legale di Consulcesi ha già permesso ad alcuni studenti di entrare nella Facoltà di Medicina nonostante non avessero superato la prova d’ingresso. 

Infatti, proprio di recente il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso presentato da alcuni studenti ha permesso loro di scriversi definitivamente alla facoltà di Medicina e realizzare finalmente il sogno di diventare medici. “E’ una vittoria importante contro un sistema ‘malato’, come quello del numero chiuso, che ogni anno esclude decine di migliaia di studenti che sognano di indossare il camice bianco”, sottolinea Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi. “Gli studenti che hanno deciso coraggiosamente di non rassegnarsi agli esiti negativi di un sistema di selezione sbagliato, che non premia il merito, ora possono raccoglierne i frutti e continuare serenamente il percorso accademico scelto”, aggiunge.

Prima della sentenza gli studenti ricorrenti erano iscritti a Medicina con riserva. Questo ha permesso loro di seguire a tutti gli effetti il programma formativo previsto dalla facoltà scelta in attesa dell’ufficializzazione della loro iscrizione. Ora, nell’ammettere il ricorso, il Consiglio di Stato ha valutato in maniera positiva il brillante percorso accademico intrapreso dai ragazzi. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, hanno dimostrato con i fatti che la loro esclusione dalla facoltà era stata un errore. “Per questo Consulcesi non smetterà di offrire il proprio appoggio a tutti gli aspiranti medici esclusi al test d’ingresso” evidenzia Tortorella. Gli studenti che ritengono di essere vittima di una grave ingiustizia possono infatti contattare dal sito i legali di Consulcesi che offriranno loro una consulenza sull’opportunità di avviare o meno l’azione di ricorso.

Nel frattempo, è stato pubblicato il decreto ministeriale 1107/22 che ha l’obiettivo di riformare, per il prossimo anno accademico, le prove per l’ammissione alla Facoltà di Medicina. Il decreto contiene le nuove modalità della prova di selezione che prevedranno un primo test già a partire dal mese di aprile 2023 in modalità cosiddetta TOLC (Test OnLine CISIA). Tuttavia, le procedure connesse alla graduatoria unica nazionale, e le modalità operative con le quali verrà formata sulla base dei punteggi dei TOLC, saranno disciplinate con un successivo provvedimento di competenza della Direzione Generale del Ministero dell’Università. Quello che sappiamo ora è che per partecipare ai test TOLC sarà necessario effettuare l’iscrizione sul portale cisiaonline.it. Il CISIA è il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso senza fini di lucro, formato esclusivamente da atenei statali e supporta le università nella realizzazione e nell’erogazione dei test per la verifica delle conoscenze funzionali all’accesso ai corsi di studio universitari. Per l’anno 2023 saranno fissate le date per le prove rispettivamente nei mesi di aprile e luglio, il calendario sarà definito entro novembre 2022 con un provvedimento del Direzione generale del ministero. I test saranno somministrati in presenza, presso la sede scelta dal candidato al momento dell’iscrizione, attraverso la piattaforma informatica CISIA, in postazioni ad hoc predisposte dagli atenei. Le credenziali di registrazione del portale daranno peraltro la possibilità ai candidati di accedere ad esercitazioni, corsi di formazione a materiale di orientamento, nonché, all’esito dei test svolti anche a confronto con i risultati in forma aggregata ottenuti dagli altri partecipanti.

Potranno accedere ai TOLC tutti gli iscritti al quarto o quinto anno di una scuola secondaria, nonché tutti coloro che sono in possesso di un diploma di scuola secondaria. La speranza è che in questo modo almeno per i più giovani si riducano le criticità e le perdite di tempo dovute alla ripetizione dei vecchi test annuali e aumentino le possibilità di entrare a medicina. “Aspettavamo da molto tempo una riforma del vecchio sistema”, evidenzia Tortorella. “Ancora non sono chiare le modalità operative e i criteri in base ai quali sarà stilata la graduatoria. Consulcesi continuerà a seguire con attenzione – continua – ogni nuovo aggiornamento sull’argomento sempre nell’interesse dei ragazzi aspiranti medici”. 

Con il servizio Numero Chiuso, Consulcesi ha messo a disposizione un canale dedicato gratuito attraverso cui i ragazzi possono segnalare irregolarità, riportare dubbi e perplessità e contattare tempestivamente i legali Consulcesi per una consulenza gratuita.

Guerra in Ucraina: Consulcesi mette in salvo 12 donne e bambini per loro rifugio e assistenza

Allestiti tre appartamenti con giardino a Valmontone, a Roma. 1.829 i chilometri percorsi in tre giorni dai van Consulcesi per consegnare beni e portare in Italia le vittime del conflitto

Roma, xx aprile – Sono manager, consulenti legali, studentesse, ma da quando è scoppiato il conflitto sono mamme terrorizzate per il destino dei propri figli. Grazie al progetto Consulcesi4Ucraine, sei donne e sei bambini ucraini sono riusciti a scappare dagli orrori della guerra e a trovare rifugio in Italia. Dai primi di marzo, alloggiano in una villa con tre appartamenti a Valmontone, in provincia di Roma e usufruiscono di assistenza alimentare, sanitaria e ricreativa. L’attivazione del servizio wi-fi, grazie all’intervento del Sindaco di Valmontone, sta consentendo ai bambini di seguire la didattica a distanza. Il supermercato Conad di Valmontone sta offrendo generi alimentari per il sostentamento quotidiano. Durante le festività di Pasqua, sebbene il cuore di tutti resti rivolto al loro Paese martoriato e in attesa che questo dramma giunga presto al termine, le famiglie accolte hanno potuto godere di un momento di serenità con una visita organizzata a San Pietro e una scampagnata romana. 

“Gli stiamo offrendo il maggior aiuto possibile, cerchiamo di farli sentire a casa e di alleviare il dolore provocato dalla guerra” – ha commentato Simone Colombati, Public Affairs Director di Consulcesi Group – “Potranno stare da noi finché vorranno e stiamo lavorando per un’accoglienza di lungo periodo, anche se ci auguriamo che possano tornare alle loro abitazioni, perché ciò significherebbe che questo scempio sarà finito” conclude Colombati.

Guarda video:  UCRAINA Valmontone new – YouTube  

A fare da ponte per attivare la rete di solidarietà è stata l’Associazione cristiana degli ucraini in Italia che ha messo in contatto Consulcesi con le famiglie di rifugiati e ha assistito l’azienda leader nella formazione dei medici e operatori sanitari nella consegna di un carico di beni di prima necessità al confine con la Polonia. In soli tre giorni, sono stati ben 1.829 i chilometri percorsi dai van messi a disposizione da Consulcesi per consegnare 60 scatoloni contenenti gli aiuti umanitari della popolazione italiana in Ucraina da Roma alla città di Medyka, Polonia al confine con Ucraina e per caricare i rifugiati.

Consulcesi è da sempre al fianco degli ultimi con diversi progetti in vari ambiti d’intervento, dagli ospedali nei Paesi in via di sviluppo al sostegno ai bambini oncologici. “E’ proprio per dare completezza alla nostra volontà di aiutare che presto nascerà la Fondazione del gruppo Consulcesi. Tra i suoi numerosi obiettivi, saremo impegnati nell’implementazione di progetti che abbiano la formazione, l’educazione sanitaria e la salute delle persone al centro”, ha commentato Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi. 

Covid, Rasi (Consulcesi): “Per medici di famiglia meno burocrazia e più formazione”

“É tempo di sviluppare e applicare un sistema formativo moderno ed efficace, che sfrutti le possibilità offerte dalla tecnologia”

“È una terapia delicata che comprensibilmente desta timori tra i medici di base, ma la decisione dell’Aifa è necessaria e certamente appropriatfrxa”. Queste le parole di Guido Rasi, Responsabile Scientifico Consulcesi di fronte all’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco alla prescrizione degli antivirali per Covid-19 da parte dei medici di medicina generale, raccolte dal quotidiano Sanità Informazione.

La recente decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha messo in allarme molti professionisti della salute che temono un ulteriore carico di incombenze burocratiche e una nuova, grande responsabilità legata alla gestione di una terapia tanto cruciale. Per Rasi però, la delibera potrebbe essere un’occasione per riportare i medici di base al centro del processo d’innovazione della sanità nazionale ma, avverte, “solo se a questi viene garantita una formazione continua e innovativa”. 

“Se in parte condivido le preoccupazioni di molti colleghi nella somministrazione delle nuove cure, in quanto delicate, d’altra parte ritengo che i medici di medicina generale sono laureati in medicina e previo specifico aggiornamento professionale possono e devono avere la possibilità di prescrivere qual-siasi farmaco”, dichiara Rasi.

“Anzi – aggiunge – l’inclusione di questi nella gestione degli antivirali può essere il primo passo verso la correzione di un errore di sistema che ha portato alla progressiva esclusione dei medici di famiglia dall’innovazione”, aggiunge l’esperto.

Secondo l’ex numero uno dell’EMA, per decenni in Italia, è prevalsa un tipo di politica più farmacoeconomica che famacoclinica che tendeva a limitare la prescrizione dei farmaci all’ambito specialistico.

“Ritengo che la gestione di un nuovo farmaco debba evolvere, passando dall’iniziale prescrizione a carico degli specialisti al progressivo ampliamento tra i medici di medicina generale, andando così a potenziare l’efficacia dell’assistenza territoriale, asse portante del sistema sanitario nazionale”, continua Rasi.

Ma l’innovazione delle cure deve necessariamente andare di pari passo l’innovazione della formazio-ne, elemento che permette di governare e mantenere il pieno controllo su queste.

“Quando parliamo di formazione si pensa subito a pesanti tomi da studiare e valutare. Ma con la rapidità con cui oggi possono correre le informazioni, è necessario puntare su un aggiornamento professionale continuo, specifico, veloce e di semplice accesso.

É tempo di sviluppare e applicare un sistema formativo moderno ed efficace, che sfrutti le possibilità offerte dalla tecnologia integrando a studi e ricerche, video e materiali interattivi, favorendo la creazione di verifiche accurate ma anche più rapide e mirate”, aggiunge l’esperto.

La pandemia da Covid-19 ha dimostrato quanto sia vitale la tempestiva condivisione del sapere che progressivamente andava accumulandosi, permettendo un’altrettanta tempestività e uniformità nella gestione del contagio. 

“Se tutto questo fosse stato messo a sistema già dall’inizio della pandemia, sono convinto che avremmo potuto contare sull’aiuto di un più numeroso esercito di professionisti ben radicati nel loro territo-rio”, commenta Rasi. 

“Ma con i se e con i ma non possiamo cambiare il passato. Tuttavia, possiamo fare meglio per il futuro. I medici di medicina generale – o almeno così mi auguro – possono iniziare ad uscire da quell’isolamento burocratico in cui sono stati relegati ormai da molto tempo.”

L’autorizzazione ai medici di medicina generale di prescrivere gli antivirali può essere quindi un’opportunità per tutti, a partire dai pazienti che potranno così accedere più facilmente e velocemente ai trattamenti contro il Covid-19, prevenendo l’ospedalizzazione e contribuendo a ridurre la mortalità.

“Stiamo parlando di un cambiamento importante che potrebbe andare ben oltre questa emergenza sanitaria. Ma è un cambiamento che va gestito e governato con coscienza, conoscenza e formazione e continua, riducendo le incombenze burocratiche che troppo spesso rallentano e complicano il lavoro dei professionisti”, conclude Rasi.

Consulcesi – Massimo Tortorella

Salute: quasi 1 donna su 2 ha problemi con il sesso. É tempo di “divulvare”: arriva il nuovo corso Consulcesi per formare i camici bianchi

Dal dolore durante i rapporti sessuali, a contrazioni involontarie dolorose dei muscoli intorno alla vagina, fino alla mancanza di desiderio e problemi con l’eccitazione o l’orgasmo. Sono molte le questioni che spesso vengono lasciate irrisolte nella sfera intima: in Italia, tra il 30% e il 50% delle donne presenta problemi sessuali nel corso della vita. Eppure, le diagnosi legate a questi disturbi impegnano molti anni prima di essere effettuate, spesso non lo sono affatto. Tra le cause principali di una non cura della sessualità, ci sono “tabù” e false credenze che ancora circolano tra l’opinione pubblica come tra i professionisti della salute. 

A dirlo, con studi ed esperienza dalla sua, è Violeta Benini, “ostetrica poliedrica” esperta in rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico, nota alla community online come la “Divulvatrice” che insieme a Consulcesi e Massimo Tortorella propone un nuovo corso per formare il personale sanitario sulla sessualità.

Su oltre 6000 donne intervistate da Violeta Benini tra le quasi 200mila persone che la seguono su Instagram “il 31% dichiara di essere stata giudicata negativamente o di aver avuto prestazioni sanitarie limitate quando riferiva di essere ancora ‘vergine’”, racconta la Divulvatrice.

“È preoccupante sapere che molte persone che non hanno avuto esperienze sessuali, si vedono ancora, ingiustamente e senza basi scientifiche, negate visite genitali approfondite. Niente di più scorretto, ma questo è solo uno dei tanti esempi di un’assistenza sanitaria inadeguata legata ad un’appropriata formazione, soprattutto sui genitali femminili”. 

Il corso “Anatomia e sessualità femminile: abbattiamo i tabù” si propone di formare medici, in particolar modo ostetriche e ostetrici, e personale sanitario proprio su questi e sulle disfunzioni sessuali che possono riguardarli, approfondendo cause e conseguenze. 

Le cause? Possono essere molteplici e coinvolgere altre patologie e condizioni. Si va dall’uso di sostanze o farmaci, a squilibri ormonali, interventi ginecologici subiti, esperienze pregresse, lesioni nella zona pelvica, violenza domestica fisica o psicologica, stress, obesità, e una moltitudine di altri fattori.  

“I medici e il personale sanitario devono conoscere le relazioni tra queste diverse patologie e le loro cause per poter essere in grado di assistere le persone e indicare loro la strada più breve verso il benessere fisico e quindi psicologico a questo connesso”. 

“Ma la formazione, così come una maggiore consapevolezza sessuale tra l’opinione pubblica in Italia deve ancora passare attraverso la rottura di tabù e pregiudizi. Nuovo modo di guardare e comunicare problemi legati alla sessualità è necessario e non può che partire da quella che dovrebbe essere la prima linea di difesa quando si tratta di salute. Perché troppo spesso ci dimentichiamo che la cura della sessualità è salute”, conclude la Divulvatrice.

Inizia a rompere il ghiaccio (e false credenze) con la divulgatrice, Consulcesi, attraverso una diretta Instagram lunedì 21 marzo alle ore 14 sul canale https://www.instagram.com/consulcesiclub/?hl=it.  

Si parlerà di cosa significa e come raggiungere una “sessualità consapevole”, di discriminazioni e pregiudizi e come riconoscerli e scavalcarli quando si tratta di salute, genere, sesso e tanto altro.

La Divulvatrice

Violeta Benini si definisce un’ostetrica “poliedrica”, nonché “guru delle coppette mestruali”. Sicuramente un’ostetrica atipica perché, come dice lei, non si occupa di far nascere bambini e non segue le gravidanze, ma è specializzata nella rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico, con maggior interesse per il dolore pelvico e disfunzioni sessuali. Ha inventato metodi ed esercizi mirati per la rieducazione funzionale dei muscoli del perineo e attraverso i suoi canali social dispensa in modo chiaro e diretto consigli per capire e vivere meglio con la propria sessualità. 

Specializzata in Sessualità Consapevole, accoglie i suoi pazienti nei suoi studi di Livorno e Milano, oltre ad avere all’attivo numerosi corsi per professionisti e non, attraverso cui si prende “cura della donna nella sua totalità, dal menarca alla menopausa, aiutandola ad aumentare la consapevolezza di se stessa e a ritrovare il proprio equilibrio”.

Il suo libro “Senza Tabù: il mio corpo (come funziona) il piacere (come si fa)” (Fabbri Editori, 2020) è considerato un manuale “entry level” sulla sessualità adatto a tutti, “dai 18 agli 80 anni”.  Al suo interno, la Divulvatrice sfata miti e rompe tabù: dall’identità di genere alla salute della vulva, tutto ciò che c’è da sapere sul sesso e sul piacere.

Consulcesi 

Azienda impegnata da oltre 20 anni nella formazione ECM e nella offerta ai medici e al personale sanitario di servizi legali e assicurativi. È presente in Italia e in altri quattro Paesi europei e fornisce news e approfondimento su sanità e salute attraverso la sua pubblicazione online Salute Informazione.

Giornata Mondiale dell’Udito: adeguata formazione tra le sei raccomandazioni dell’OMS

La nuova guida dell’OMS per la musica negli eventi live Consulcesi lancia il corso per medici e operatori sanitari per la comunicazione con persone affette da deficit uditivi

Garantire un’adeguata formazione e informazione del personale tra le sei raccomandazioni necessarie per contrastare l’emergenza ‘sordità’ che vede oltre un miliardo di giovani in tutto il mondo a rischio di perdita d’udito. La notizia è stata lanciata dall’OMS in occasione della Giornata mondiale dell’udito del 3 marzo

Dopo due anni di emergenza sanitaria, infatti, tornano quasi ovunque gli eventi a piena capienza in club, discoteche e sale da concerto, ma spesso le misure minime per prevenire disturbi dell’udito non sono garantite. Per questo, l’OMS ha pubblicato il Global standard for safe listening venues and events in occasione della VII Giornata Mondiale, la nuova guida con sei punti chiave per agire in tempo. Oltre alla formazione del personale dei locali, altre raccomandazioni sono: sonoro medio massimo di 100 decibel; monitoraggio in tempo reale e registrazione dei livelli sonori mediante apparecchiature calibrate; ottimizzazione dell’acustica del locale e dei sistemi audio; la messa a disposizione del pubblico della protezione personale dell’udito, comprese le istruzioni per l’uso e l’accesso alle zone silenziose per consentire alle persone di riposare le orecchie e ridurre il rischio di danni all’udito. 

Raccogliendo l’appello dell’OMS, Consulcesi lancia il corso “In reciproco ascolto. Interagire con il paziente sordo in situazione normale e di emergenza”, in collaborazione con Emergenza Sordi APS per formare ed informare adeguatamente pediatri, medici di base, infermieri e tutti i camici bianchi responsabili della salute dei cittadini.  

Il corso, partendo dal riconoscimento della persona sorda sulla base di comportamenti fisici e psicologici, in particolar modo nelle situazioni di emergenza, approfondirà poi aspetti comunicativi e relazionali al fine di fornire ai partecipanti strumenti per riconoscere, gestire e comunicare al meglio in situazioni di emergenza e non, che vedano coinvolte persone affette da questa disabilità.

La perdita di udito è un problema che riguarda un crescente numero di persone in tutto il mondo. Secondo il rapporto 2021 dell’OMS sono oltre 430 milioni quelle che ne sono già affette e si stima una crescita entro il 2050 tale da raggiungere quasi i 700 milioni.

“In Italia circa il 12% della popolazione è affetta da problemi di udito più o meno gravi, di cui 45mila sorde, e con i numeri destinati ad alzarsi, risulta ancora più importante lavorare per garantire e rafforzare il diritto di pari accessibilità di sordi e udenti, sancito nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Diritto legato in modo imprescindibile al diritto alla cura e che deve tradursi sempre più in ambienti pronti ad accogliere e professionisti abili nella comunicazione soprattutto in situazioni di emergenza e di primo soccorso, per poter garantire a tutti la migliore assistenza possibile”, dichiara il Dott. Luca Rotondi, esperto nella gestione delle emergenze per le persone sorde e Presidente di Emergenza Sordi, Associazione per il Sociale che promuove l’accessibilità ai servizi di emergenza e la cultura del primo soccorso sia verso sordi che udenti.

Consulcesi – Massimo Tortorella

Covid: omicron sfugge ai tamponi rapidi, quasi 1 su 2 è un falso negativo

Guido Rasi, direttore scientifico di Consulcesi: “In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti. Fondamentale tenersi aggiornati”

“Con la variante omicron destinata a diventare predominante, i tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili. La nuova versione del virus Sars-CoV-2 sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati”. A spiegarlo è Guido Rasi, consulente del commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi. Rasi è anche uno dei docenti del corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato “Un test per tutti. Test di screening diagnostici e il loro funzionamento”. “Ora più che mai è fondamentale che gli operatori sanitari continuino a tenersi aggiornati sull’evoluzione del virus e delle nostre conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico”, sottolinea Rasi. 

Che i tamponi antigenici rapidi siano poco sensibili e quindi poco attendibili nel rilevare la positività alla variante omicron lo ha anche sottolineato la Food and drug administration (Fda). “Dati preliminari indicano che circa il 40 per cento delle persone positive alla variante omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2”, spiega Rasi. Una brutta notizia, questa, che arriva nel pieno della quarta ondata.

Come abbiamo imparato in questi 2 anni di pandemia, la diagnostica e il tracciamento sono ancora ritenuti strumenti fondamentali per contenere la pandemia. La “perdita” di affidabilità dei test antigenici rapidi potrebbe rendere tutto questo più complicato e difficile. “Spero siano presto disponibili test rapidi aggiornati ed attendibili per la omicron, ma nel frattempo è necessario alzare la guardia”, dice Rasi. “In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti”, aggiunge. “Da parte nostra – fa eco Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – continueremo ad allargare e ad aggiornare più possibile la nostra offerta formativa. Certi dell’importanza dell’aggiornamento professionale sempre, e in particolar modo in tempi di Covid, continueremo a lavorare a fianco degli operatori sanitari offrendo loro gli strumenti conoscitivi più adeguati per continuare a far fronte a questa emergenza”.